Circolo Didattico "CROSIA-MIRTO" (CS)

 

SCUOLA PRIMARIA "Via dell'Arte"

Classi 5A-5B

GENNAIO/FEBBRAIO 2011

GIORNO DELLA MEMORIA
e del ricordo

PAURA E SPERANZA

Ad ogni cigolio, ad ogni rumore
Si ferma nella gola il cuore;
urla, fremiti e fragore,
non lasciano respirare.
La cattura e il lungo viaggio,
ci hanno fatto perdere il coraggio;
la speranza è ormai svanita
dopo quella doccia è finita.
Il fumo nero copre i cieli
oscurando i più bei pensieri.
Basta!!! Con queste nuvole scure
Siamo tutti fratelli per natura.

Thomas

Per Ricordare

Tante e troppe cose dobbiamo ricordare
e non dobbiamo dimenticare.
Per non dimenticare
chi è stato maltrattato e ucciso
Per non dimenticare la crudeltà,
i pianti di innocenti, la sofferenza,
l’arroganza e la prepotenza
di un uomo senza cuore.
Tanto dobbiamo ricordare,
per non riviverlo e farlo rivivere.
Per non perdere la dignità e il rispetto dell’amore
e la fierezza di essere Uomini.

Maria Elena

Il ricordo dei Martiri delle Foibe

Con la legge 30 Marzo 2004 è stato istituito il "giorno del ricordo" che si celebra il  10 Febbraio.
Vogliamo ricordare l'esodo dei 350.000 italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia, che hanno rinunciato alla propria terra, alle  proprie abitazioni e i propri  ricordi, per dignità per sacrificio, per sacrificio, per amor di Patria.
Fino a pochi  anni fa  pochissimo si sapeva sulla tragedia delle Foibe, le cavità carsiche nelle quali furono gettati vivi dai portiani del maresciallo Tito migliaia di italiani.
Pochissimo  si sapeva  sull' esodo  dei nostri connazionali di Istria, Dalmazia e Fiume, costretti a fuggire dalla ferocie politica e dalla pulizia etnica.
Fra il 43 e il 45 fu posti in atto un disegno di genocidio susseguitosi anche negli anni successivi, condotto senza distinzioni politiche, razziali e sociali o di sesso ed età.
Oggi questa data non deve essere assolutamente servire ad alimentare odi, ma al contrario deve essere l'occasione per dimostrare che la storia non può e non deve essere strumento di politica, ma parte integrante della cultura e della tradizione di un popolo, senza colpevoli dimenticanze.

Miriam

Mai dimenticherò

Bisogna rendersi conto
di tutti quei disastri,
bruciati... maltrattati...
che oggi qualcuno vuole dimenticare.
Bisogna guardare avanti
senza ignorare tutta quella crudeltà
fondata solo sulla malvagità.
Torniamo indietro,
riflettiamo, ragioniamo, pensiamo...
in modo che nessuno mai sbaglierà...
sono parole dette con il cuore:
speriamo che nel mondo regni sempre l'amore.
Speriamo che nessuno continuerà
ad uccidere senza pietà.

Teresa